domenica 28 giugno 2009

oltre questo davanzale

ho deciso di cambiare l'aria
dentro questa stanza è satura
ho deciso di farlo adesso
prima di rimandare alla prossima occasione
troppo facile dare le colpe agli altri
al vento a sfavore, alle malattie, agli eventi
a questi tempi mutevoli che mi fanno troppo a lungo indagare sulla vera natura della mia anima

e non voglio ancora restare inebetita davanti alla vita che vive me
senza che io abbia il coraggio di vivere
sopravvissuta a tutto
anche alle delusioni piu amare
senza un segno troppo indelebile
senza un marchio abbastanza visibile
conto le vittime da sacrificare
così apprendo che nessuno è indispensabile
a parte me

mi pare di essere in una bolla di aria
il confuso richiamo dell'ispirazione mi inquieta
molto piu facile odiare la musa che non visita piu le mie notti insonni
lasciandomi al caos dei miei vaneggi inespressi

amaro in bocca e acido in gola
rispondono al sorgere dei miei desideri
e le fantasie patetiche della bambina che non sono stata
mi irritano quanto un prurito molesto
pagine e pagine di ipocrisia sputo e correggo
perchè inadatte al suono che immaginavo

e mi perdo a rincorrermi dietro pagine dei libri che volevo e non ho letto
delle cose che avrei dovuto fare e non ho fatto
intanto lascio fare il caso e l'incoscienza
accettando di non scegliere che mi appartengo così poco..

il vestito di prima non mi sta piu
non voglio perdere altro tempo per ammetterlo
annego nel bicchiere della birrale ultime tre lacrime di giugno

iocheodioterribilmente il cervello che controlla il mio impulso
ogni volta che vorrei lasciarmi andare
come quando scrivo e mi spinge a curarmi della sintassi
come se non fossi piu capace di scrivere solo per me stessa
come se volessi confezionare pensieri che sono di fuoco e aria
dentro una scatola con i fiocchi azzurri

perkè addolcire l'impeto del fiato che mi anima
preparando gli attimi e come propormi
come se fosse davvero importante?
iocheodioterribilmente quando sono lucida così tanto da star male
come quando agisco senza darmi il tempo di dirmi che sbaglio
e capisco ... e so..e vedo tutto chiaramente

eppure la bestia dentro me non conosce realtà
la bestia dentro me non ha memoria e non lo ricorda dove va a finire tutte le volte che parte

penso che possa bastare
a raccontarmi che mi servono stimoli
mi servono mani più forti e sicure per afferrarli
mi serve credere che posso arrivare dove voglio
mi serve essere il mio motivo
e smettere di immolarmi a un sacrificio dove nessuno mi ha invitato
di acconciarmi a chi non sono nel disperato tentavivo di non perdere il poco che ho
di convivere con la costante cognizione che non sono quel che dico
e la paura vincolante di rischiare e sbagliare
che mi consuma la pelle delle caviglie

un altra mattina guardando dei lividi che non so come mi sono fatta
con dei ricordi che non sono sicura di avere
e la netta sensazione di non sapere dove sto andando

ma che comunque non sia questa la direzione..

lunedì 8 giugno 2009

Ricetta contro i problemi dolorosi

-rompere il dolore e aggiungere l'opportunità
-prendere il problema solo a brevi tempi
-buttare la paura
-azionare il quotidiano

Si parla di problemi e dal fondo emerge un dolore, se viviamo il problema costantemente il dolore devia le nostre intenzioni di risolverlo, se accettiamo il dolore e lo comprendiamo come un OPPORTUNITÀ e ci sforziamo di darci un TEMPO LIMITATO per pensare al problema sperimentiamo un via che ci può offrire una deviAzione, un agire senza PAURA verso le proprie faccende QUOTIDIANE di sopravvivenza.

Barbara